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Panettone o pandoro?

Natale: un momento di gioia e dolci tradizioni in cucina

I dolci natalizi sono tantissimi e tutti squisiti, ogni Paese del mondo e ogni regione d’Italia ha i suoi prodotti tipici, ma chi non conosce il panettone e il pandoro?

Stabilire quale dei due famosissimi dolci natalizi sia il preferito, è impossibile: deliziosi entrambi, incontrano i gusti più diversi e, nelle loro versioni più semplici, si prestano a essere utilizzati come soffice base per vere e proprie torte natalizie, riccamente decorate e farcite.

Pandoro o panettone? Una scelta difficile...

Il panettone e il pandoro vengono ormai declinati in moltissime varianti: oltre al panettone classico con canditi e uva passa, esistono versioni farcite con ogni genere di crema, glassate e ricoperte di frutta secca. Anche il pandoro conosce numerose variazioni sul tema, soprattutto quelle che prevedono al suo interno un ripieno di crema, dal classico cioccolato, alla crema di latte, al pistacchio, al limone...

Prepararli in casa non è un’impresa semplice: il pandoro, per esempio, ha una lavorazione che si snoda in ben tre giorni, quindi richiede un lavoro che va programmato in tempo: ma il risultato, specie se l’impasto viene eseguito con l’utilizzo di una impastatrice planetaria, ripaga qualsiasi impegno e incontrerà il gradimento dei fortunati che potranno gustarlo.

Come preparare il pandoro fatto in casa con l'impastatrice planetaria

Leggendo le numerose ricette che lo riguardano, preparare un pandoro nella cucina di casa può sembrare un’impresa titanica...e, in effetti, lo è! Ci vuole tempo, attenzione e, magari, un po’ di esperienza, ma con l’aiuto degli strumenti giusti, il lavoro viene in parte agevolato: la planetaria, nella fattispecie, permette di realizzare i vari impasti in maniera impeccabile e senza la fatica di doverli realizzare a mano, aumentando le probabilità di ottenere un dolce con tutte le caratteristiche di sofficità e fragranza tipiche del pandoro.

Vediamo la ricetta del pandoro nei suoi tre step di lavorazione.

Fase 1: la "biga"

È il pre-impasto da preparare, a mano, la notte prima: in una ciotola, versate la farina manitoba (60 g), l’acqua (30 g) e il lievito di birra fresco (3 g).

Mescolate velocemente gli ingredienti con un cucchiaio, cercando di ottenere un composto granuloso, copritelo con pellicola alimentare e lasciatelo riposare a temperatura ambiente per tutta la notte.

Fase 2: primo impasto

Versate la "biga" nella ciotola della planetaria e fissate il gancio per impasti; aggiungete farina (150 g), zucchero (45 g), due uova medie (circa 110 g) e altro lievito di birra fresco (5 g). Mentre l’impastatrice amalgama i vari ingredienti (ci vorranno circa 10 minuti), occupatevi di preparare il miele aromatico da aggiungere all’impasto: versate il miele di acacia (30 g) in una ciotolina, unite la polpa di un baccello di vaniglia e, infine, la scorza grattugiata di un limone e di un’arancia. Mescolate bene il tutto e coprite con pellicola, lasciando questa preparazione a temperatura ambiente.

Trasferite l’impasto del pandoro dalla planetaria al piano di lavoro, realizzate un paio di pieghe "slap and fold"(sbattendolo più volte sul piano) per rinforzarlo e idratarlo, quindi dategli una forma sferica (tecnicamente "pirlatelo") e lasciatelo riposare all’interno di una ciotola coperta con pellicola fino al raddoppio del volume (ci vorranno circa 2 ore), dopo di che, trasferitelo in frigorifero dove rimarrà altre 14 ore.

Fase 3: secondo impasto

Prelevate l’impasto dal frigo e lasciatelo per circa 1 ora a temperatura ambiente; quindi, versatelo nella planetaria, insieme alla farina (230 g), allo zucchero (125 g) e all’acqua (50g).

Avviate l’impastatrice a velocità moderata, sbattete 2 uova intere e 2 tuorli e uniteli, poco alla volta, al composto. Aggiungete il sale (5 g) e il miele aromatico e, quando l’impasto si sarà "incordato" (ovvero sarà diventato elastico e si stacca dalle pareti della ciotola), aggiungete il burro ammorbidito (150 g).

Lasciate riposare il composto per circa 10 minuti coperto da un canovaccio e, nel frattempo, imburrate e infarinate uno stampo alto per pandoro, in alluminio leggero: prima di inserire l’impasto nello stampo, dategli altre due o tre pieghe di rinforzo, quindi lasciatelo lievitare a temperatura ambiente per 4-6 ore.

Fase 4: cottura

Prendete lo stampo con l’impasto lievitato e mettetelo in forno statico preriscaldato a 170 °C: cuocerà in circa 55-60 minuti e diventerà alto e dorato in superficie.

Una volta cotto, togliete il pandoro dal forno, lasciatelo raffreddare a temperatura ambiente, toglietelo dallo stampo e spolverizzatelo con zucchero a velo.

Utilizzare l'impastatrice per un risultato eccellente con il minimo sforzo

Se leggere la ricetta del pandoro vi ha fatto desistere dall’intenzione di preparalo in casa, pensate che, con l’aiuto dell’impastatrice planetaria, realizzare un dolce perfetto è meno difficile di quanto possa sembrare.

La planetaria, infatti, mescola tutti gli ingredienti al posto vostro e lo fa in maniera impeccabile: vi basterà organizzare la linea, programmare i tempi e affidarsi al lavoro dell’impastatrice per ottenere la massima resa con il minimo impegno.

Consigli per gli acquisti di Natale, ma anche tutto l'anno

Perfetta anche come regalo di Natale, da fare a chi ha la passione per la cucina ma anche a sé stessi, la planetaria è un elettrodomestico versatile che, in più, ha un utilizzo semplice e intuitivo.

I diversi ganci permettono di mescolare alla perfezione tutti i tipi di ingredienti e gli accessori aggiuntivi aumentano le sue funzionalità, fino a trasformarla in una vera risorsa per moltissime preparazioni.

sabato 18 dicembre 2021 09:42:06 Europe/Rome Da Sottosconto Consigli in cucina
Calendario settimanale pranzo in ufficio

Cosa mangiare in ufficio?

Un problema comune a tutti coloro che lavorano fuori casa è cosa mangiare durante la pausa pranzo in ufficio. A meno che non vi sia la disponibilità di una sala mensa o di un’area ristoro interna dove gustare un piatto caldo o comunque un pasto completo, la tecnica più semplice è ripiegare su panini e pranzi a portar via.

Ovviamente la situazione diventa complessa, non solo da un punto di vista economico poiché cinque o sei pasti fuori casa alla settimana sono una voce di spesa importante nel budget mensile, sia perché diventa così impossibile avere un regime alimentare sano con il giusto apporto di tutti i nutrienti. Anche se l’istinto chiama verso la tavola di quartiere o il sushi consegnato direttamente alla scrivania, è certamente una scelta saggia prediligere un piatto di pasta o un secondo con contorno per dare al proprio corpo il giusto apporto proteico e calorico.

Come organizzare il menù settimanale

Per seguire un regime alimentare sano, quindi non per forza una dieta, è importante variare, mangiare ogni giorno prodotti sani e di stagione, cucinati in modo saporito. Avere uno schema permette di organizzare tutta la settimana, distribuendo l’apporto calorico e le proteine giorno per giorno. In questo modo è anche possibile organizzarsi in anticipo per la spesa. Bisogna considerare 5 pasti alla settimana, da lunedì al venerdì, con opzioni variabili che includano tutto. Per una dieta bilanciata è bene considerare un primo, secondo con contorno e frutta.

Per i primi è utile distribuirli in questo modo:

  • 3 volte a settimana legumi, da fare con pasta, riso, orzo, farro.
  • Per gli altri due giorni è possibile scegliere una pasta al sugo oppure una pasta con le verdure come cavolo, zucca.

Poi bisogna pensare ai contorni, quindi cinque varianti diverse: una volta sola la carne rossa, una volta le uova, una volta formaggi o latticini, una volta pollo e un’altra pesce (in considerazione poi di quelle che possono essere le cene a casa). Come verdure da accompagnare ci si può lasciar trasportare dalla fantasia, ovviamente tenendo conto della stagionalità dei prodotti.

Organizzare i pasti settimanali: quali strumenti utilizzare

Per non sbagliare, sia per acquistare tutti i prodotti necessari che per procedere alla preparazione del menù ogni giorno è possibile fare uno schema cartaceo. Si divide ogni giorno con pranzo e cena, questo aiuta anche ad alternare correttamente gli alimenti tra il pranzo in ufficio e i pasti a casa o fuori. Giusto per avere delle direttive.

In alternativa ci sono anche delle applicazioni utili per organizzare i pasti o semplicemente il blocco note del telefono.

  1. Piano Alimentare Settimanale. Questo pianificatore di pasti ti fa risparmiare tempo cucinando! È facile da usare: scegli un piano alimentare, vai a fare la spesa con una lista della spesa e cucina i tuoi pasti seguendo le indicazioni passo passo. Ti piaceranno i nostri cibi! Vuoi qualcosa di speciale per cena? Trova una ricetta migliore e aggiorna i pasti di oggi.
  2. Weekly Menu - integrato con Alexa. WeeklyMenu è una lavagna digitale dove potrai scrivere i pranzi e le cene in modo facile ed intuitivo.
  3. Easy Menu Planner. Easy Menu Planner rende facile pianificare cosa preparare per il pranzo per tutta la settimana.
  4. Plan Meals - MealPlanner. MealPlanner rende la pianificazione dei pasti facile e divertente. La pianificazione dei pasti dovrebbe essere semplice e veloce. I pasti vengono organizzati di settimana in settimana. Questa app ha tutto coperto.
  5. Recipe Calendar - Meal Planner. Questo pianificatore di pasti ti fa risparmiare tempo cucinando! È facile da usare: scegli un piano alimentare, vai a fare la spesa con una lista della spesa e cucina i tuoi pasti seguendo le indicazioni passo passo. Ti piaceranno i nostri cibi! Vuoi qualcosa di speciale per cena? Trova una ricetta migliore e aggiorna i pasti di oggi.

Consigli per gli acquisti: trasporto e consumo dei pasti fuori casa

L’organizzazione è la base per organizzare il calendario settimanale del menu, tuttavia occorre anche avere una serie di "oggetti" strategici per seguire una sana alimentazione in ufficio. Per organizzare il pranzo bisogna tener conto della presenza o meno del microonde nello spazio ristoro. In alternativa è possibile scegliere kit portapranzo che abbiano anche la possibilità di riscaldamento automatico, così da soddisfare ogni esigenza. Per chi è a dieta e vuole abbondare con frullati e passati di verdure è importante scegliere un contenitore perfettamente ermetico che non faccia trasbordare nulla. D’estate sono fondamentali le borse termiche che permettono di portare alimenti freschi senza che deperiscano per la temperatura rovente.

Il kit da acquistare deve essere quindi scelto in base alle proprie necessità, è bene sempre valutare più scomparti così da poter sistemare correttamente le varie pietanze. I set della Spice sono completi perché hanno in un solo kit lo scaldavivande, la bottiglia termica, le posate e la borsa per il trasporto. Sono disponibili anche quelli semplici senza funzione riscaldante, utili per chi ha già il microonde in ufficio o quelli termici da sfruttare soprattutto d'estate per le pietanze fredde.

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venerdì 10 dicembre 2021 10:58:13 Europe/Rome Da Sottosconto Consigli in cucina
Pranzo in Ufficio con la Zucca

Mangiare bene tutto l'anno a casa come in ufficio

Una dieta sana e bilanciata è essenziale durante tutto l’anno, non solo per mantenersi in forma ma soprattutto per nutrire il corpo in modo adeguato. Spesso nella vita frenetica di tutti i giorni si tendono a privilegiare alimenti di facile consumo, insaccati, panini, ecc tuttavia andrebbe strutturato sempre un menu che tenga conto dei bisogni alimentari, seguito anche quando si va a lavoro, quando si hanno impegni e non si ha tempo. Ritagliarsi un momento per gustare il pranzo è fondamentale. Per mangiare bene tutto l’anno è utile anche variare i pasti in base alla stagionalità degli alimenti, in questo modo si consumano sempre prodotti freschi ricchi di vitamine e quindi ideali per la propria salute.

Con gli alimenti di stagione non solo si varia sempre ma si ha la possibilità di acquistare anche a costi inferiori i prodotti. Nel periodo autunnale, fino alla fine di novembre, a farla da padrone è la zucca, un prodotto perfetto perché si può usare in tantissimi modi diversi. Ne esistono oltre 500 varietà differenti, e addirittura si possono mangiare anche i semi. La zucca è ricca di calcio, sodio, potassio, zinco e vitamine ed è un vero toccasana.

Cosa mangiare in ufficio: menù stagionali

Quando si pensa al pranzo in ufficio l’idea è preparare qualcosa che sia facile, magari comodo da trasportare e quindi spesso si finisce per ripiegare su un tramezzino o un sushi oppure direttamente qualcosa dal bancone del negozio o del ristorante. Questo però non aiuta a mangiare bene e soprattutto è molto dispendioso. È possibile anche mangiare bene in ufficio senza per questo attingere sempre a prodotti pronti o grassi. Basta organizzare un menu semplice, con frutta e verdura di stagione.

Per una corretta alimentazione bisognerebbe consumare ogni giorno almeno cinque porzioni di frutta e verdura, bere almeno 2 litri d'acqua ed evitare di consumare abitualmente carne rossa, insaccati e alimenti grassi o precotti. Per seguire quindi questo regime alimentare che non è da intendersi come una dieta ma un accorgimento per la propria salute, è opportuno lavorare su ciò che occorre per avere ogni giorno un piatto caldo.

Consigli/ricette per il pranzo in Ufficio a base di Zucca

Tra le ricette più simpatiche a base di zucca per l’ufficio è possibile fare un primo come una pasta e zucca alla napoletana con un po’ di piccante oppure un bel risotto con l’aggiunta di tanto formaggio. In alternativa con il giusto contenitore è possibile anche preparare delle vellutate che sono ideali per riscaldarsi nei giorni più freddi. Con una bella torta ripiena di zucca e speck si prepara una solo pasto per tutta la famiglia. La zucca però è molto versatile, si può arrostire al forno come contorno, si può usare per fare della pasta imbottita o come condimento, si può gustare passata o a fette.

Consigli per trasportare il pranzo in modo comodo e sicuro

Riuscire a portare a lavoro tutti i giorni un pasto adeguato e completo richiede non solo un po’ di impegno in cucina ma anche un contenitore idoneo.

I kit lunchbox Spice venduti anche qui su Sottosconto.com permettono di avere in un solo contenitore tutti gli spazi necessari, sono anche dotati di sistemi di riscaldamento integrati e permettono a chiunque di riscaldare in ufficio, in negozio o altrove il proprio pasto senza problemi. Grazie alla chiusura ermetica si possono riporre in borsa e comunque trasportare senza versare nulla all’esterno, mantengono la fragranza e sono strutturati con scomparti per un pasto completo. I kit più completi sono dotati anche di posate e borraccia quindi con tutto ciò che occorre per mangiare in ufficio.

In questo modo è possibile preparare un primo con secondo e contorno e diversificare ogni giorno senza avere il problema del trasporto dei prodotti o di come organizzarsi. Gli strumenti adeguati aiutano ad avere una vita più semplice ma anche genuina.

lunedì 22 novembre 2021 12:18:13 Europe/Rome Da Sottosconto Consigli in cucina
Cottura in forno come in Pizzeria

La "pietra refrattaria" per forni è sempre più utilizzata dagli appassionati della pizza tradizionale fatta in casa. L'obiettivo è quello di raggiungere una cottura perfetta per le pietanze preferite, specie se si parla di pizza, ma anche per altri prodotti da forno. Tant'è vero che questo accessorio viene sempre più utilizzato dagli amanti dell'arte bianca che oggi come non maisono sempre alla ricerca di strumenti professionali da utilizzare nella cucina domestica.

Il Biscotto di Casapulla, lastra in argilla lavorata a mano, si rivela il migliore alleato per ottenere una pizza tradizionale a regola d'arte, ma anche per la cottura di focacce, pane arabo, indiano e greco. Questo prezioso e duttile materiale naturale refrattario è ottenuto da un impasto di pietra vulcanica e argilla, che lo rende unico e speciale nel suo genere.

Per ottenere un perfetto prodotto da forno che preferisce l'aderenza su una pietra refrattaria è dunque consigliabile utilizzare una pietra realizzata con il Biscotto di Casapulla. Per la cottura eccellente dei prodotti citati del resto occorre un piano di cottura in grado di trattenere e stabilizzare la alte temperature, favorendo, senza bruciare, la base di pizze, focacce o panini.

Le pietre refrattarie realizzate in Biscotto di Casapulla sono disponibili svariate forme e caratteristiche strutturali. Ogni tipologia può essere vantaggiosa per la cottura di un prodotto da forno diverso come la classica pizza napoletana o la pinsa romana. Spessore della pietra, presenza o meno della foratura modificano la cottura e dunque anche il prodotto finale.

Una pietra refrattaria da forno compatta, come ad esempio il modello Fornace Sorbo quadrato, offre la possibilità di ottenere una cottura simile al forno a legna, immagazzinando l'alta temperatura, assorbendo gran parte dell'umidità degli impasti e mantenendo la temperatura costante. Un Biscotto di Casapulla forato invece permette di ottenere più rapidamente l'alta temperatura e allo stesso tempo favorisce, attraverso i canali, il movimento del calore all'interno della pietra. Infine i formati diversi, rotondi, quadrati o rettangolari, si prestano alle diverse tipologie di pizze e focacce come ad esempio il modello rotondo Pizza Caliente, ideale per gli amanti della tradizionale pizza napoletana.

Utilizzando una pietra refrattaria per forni realizzata con il Biscotto di Casapulla i risultati sono certamente sbalorditivi. La qualità ineguagliabile di una pizza o di una focaccia cotta con questo prezioso strumento da forno è assolutamente superiore a qualsiasi prodotto ottenuto con la cottura diretta su teglia. La pizza (scopri i fornetti elettrici e le pietre refrattarie), ad esempio, risulta meno umida e fragrante, ma, allo stesso tempo, il condimento mantiene il giusto grado di umidità, senza far seccare il pomodoro o imbrunire la mozzarella. Inoltre scegliendo un kit completo di paletta e ricettario, come il Biscotto di Casapulla da 40 centimetri, completo di pala e ricettario, i risultati sono eccellenti di certo già dal primo utilizzo.

Facile da pulire e utilizzabile a lungo, la spesa per l'acquisto di un Biscotto di Casapulla risulta certamente un ottimo investimento e di certo chi ha già provato una pizza cotta su questo specifico tipo di pietra sa bene che è impossibile tornare indietro!

martedì 5 ottobre 2021 18:09:00 Europe/Rome Da Sottosconto Consigli in cucina
Disciplinare pizza verace napoletana

Introduzione sulla pizza e le varietà di realizzazione

La pizza è l’alimento italiano per eccellenza, tanto amato nelle case ma anche al ristorante, tanto da essere quello più mangiato a livello mondiale. La pizza però, pur essendo semplice nella sua essenza, richiede molta attenzione nella preparazione, nella scelta degli ingredienti e nella cottura. La sua preparazione è molto importante, una delle indicazioni essenziali riguarda la lievitazione che deve avere almeno 20 minuti di tempo per dare il meglio e per dare il tempo al lievito di agire. Anche la farina è fondamentale, la scelta può determinare un impasto a lunga lievitazione o a lievitazione rapida. Ci sono indicazioni molto utili non solo per la preparazione dell'impasto, la sua grandezza e il suo sapore ma anche sul tipo di ingredienti da impiegare per guarnirla, la croccantezza che deve raggiunge e lo spessore finale che connotano proprio la pizza napoletana.

I disciplinari della pizza: quali, cosa sono e a cosa servono

La pizza, per essere autentica, deve rispondere a determinati requisiti. Questi vengono fissati in via ufficiale con un disciplinare ovvero un documento che indica tutta la procedura dallo staglio per ogni panetto alla colorazione degli ingredienti. La pizza è una Specialità Tradizionale Garantita e per questo motivo ha delle linee guida precise. Nel disciplinare c’è la lievitazione, la maturazione dell’impasto, la struttura, la temperatura di cottura, ogni dettaglio è fissato e va rispettato.

Tratti salienti del disciplinare "Pizza Verace Napoletana"

La pizza napoletana verace è indicativa della vera pizza partenopea che viene divisa in: marinara (pomodoro, olio, origano e aglio), margherita (pomodoro, olio, mozzarella, formaggio grattugiato, basilico). Questi sono ingredienti fissati dal disciplinare che determina l’autenticità del prodotto sia per qualità organolettiche che merceologiche. La pizza dopo la cottura deve risultare come rotonda con un diametro che non superi i 35 cm con cornicione rialzato e parte centrale coperta dagli ingredienti. Lo spessore deve essere di circa 0.25 cm con una leggera tolleranza.

La pizza deve risultare con una prevalenza di pomodoro, il verde dell’origano e il bianco dell’aglio, le chiazze della mozzarella, il verde del basilico scuro dopo la cottura. Il cornicione deve essere tra uno o due centimetri, senza bolle e bruciature ma di un colore gradevole dorato. La pizza verace è morbida, fragrante, con un gusto di pane ben cotto e con il sapore acidulo del pomodoro. Si deve impiegare il sale marino che funge per la crescita dell’impasto ma anche come antibatterico. Ricco di calcio serve a migliorare anche la colorazione finale della pizza. Per quanto riguarda la lievitazione viene impiegato il lievito di birra compresso con basso grado di acidità.

La tecnica per l’impasto è importante per dare vita alla verace pizza napoletana, bisogna mescolare farina, acqua, sale, lievito. Per ogni litro di acqua bisogna utilizzare 0.30 grammi di lievito in modo proporzionale. Per la preparazione bisogna utilizzare una temperatura di fermentazione di circa 23 gradi. Si fa una prima fermentazione dove l’impasto acquisisce l’elasticità, poi avviene una seconda fermentazione e maturazione e si formano i panetti. Dopo la lievitazione il panetto viene steso con un movimento che deve andare dal centro verso l’esterno (questo è essenziale perché viceversa si fa la pizza romana). Il disco si forma con le mani, non si possono usare strumenti o matterello, questo è fondamentale.

Anche i prodotti da utilizzare sono fissati. Per quanto riguarda il pomodoro si può scegliere tra quello fresco e quello pelato. In tutti e due i casi bisogna sgocciolarlo perché in questo modo si offre più consistenza al prodotto. il succo di pomodoro che si trova nel barattolo va eliminato. Per la mozzarella va impiegata quella di bufala campana DOP o in alternativa la STG. Si utilizza anche sostituire con fiordilatte. L’olio deve essere scelto con cura, non deve essere troppo giovane e avere un gusto pungente. L’emulsione va fatta in modo omogeneo su tutta la pizza. Si può aggiungere un velo a crudo per esaltare odori e sapori. Per quanto riguarda il formaggio le indicazioni sono di impiegarne uno a pasta dura ideale per essere grattugiato. Deve essere di accompagnamento quindi non deve avere un sapore eccessivo o strano. Per il sale invece la procedura prevede di salare il pomodoro, più o meno 10 grammi per 1 kg. Non va invece salata la base.

Conclusioni e consigli per preparare una buona pizza

Per fare una buona pizza fatta in casa bisogna seguire da un lato le indicazioni contenute nel disciplinare per l’uso degli ingredienti, le forme, le modalità di cottura ma anche avere dei forni per pizza adeguati che possano quindi aiutare lievitazione e cottura. Per cuocere la pizza napoletana bisogna avere una temperatura elevata, i forni arrivano a quattrocento gradi ma anche in casa è possibile ottimizzare la cottura con gli strumenti adeguati. Facendo attenzione dalle fasi iniziali si può avere una pizza che corrisponde alle qualità previste dal disciplinare della Pizza Verace Napoletana.

lunedì 27 settembre 2021 10:36:42 Europe/Rome Da Sottosconto Consigli in cucina
Come conservare l'impasto della pizza inutilizzato

Gli impasti per pizza fatti in casa

L’impasto per la pizza fatto in casa è un grande classico della cucina italiana. È possibile realizzare quello più soffice, più alto, più sottile ma tutti daranno vita ad un’ottima pizza. Per ogni gusto c’è una tipologia ideale: c’è chi ama la pizza croccante e chi vuole invece vederci le bolle della lievitazione, chi la vuole al pomodoro e chi invece con le patatine. L’essenziale però è come si prepara e conserva un impasto perché è quello che conferisce il gusto vero al piatto.

Una cosa fondamentale è proprio la lievitazione, chi ama la pizza altamente digeribile deve preferire un prodotto lievitato a lungo o fatto con lievito madre, chi non ha tempo può ripiegare su quello istantaneo o sul bicarbonato, validi alleati in cucina oppure sfruttare il congelatore per fare della pizza a lunga lievitazione e poi conservare un panetto per ogni evenienza.

L'impasto della pizza: varietà e farine

Gli impasti per la pizza sono diversi, cambiano non solo in funzione della farina utilizzata ma anche dal tipo di lievitazione. Sono questi infatti le caratteristiche che fanno la differenza. Oltre all’impasto classico è possibile utilizzare il mix di farine per dare un gusto molto deciso oppure farlo con la farina integrale per chi è a dieta. Oltre alle farine di tipo 0 e 00 esistono anche quelle di Kamut, ai cinque cereali, a base di farro e di carbone.

Queste varianti sono molto particolari, anche nel gusto, ma tutte possono essere tranquillamente conservate in frigo e in congelatore anche a lungo termine. Un altro dettaglio importante da non sottovalutare è il lievito, si può infatti utilizzare quello istantaneo, quello classico in panetto da sciogliere o quello in polvere e per i più esperti il lievito madre. Per garantire una reazione maggiore di quello secco si può usare un pizzico di bicarbonato con limone che attiva una maggiore lievitazione. Maggiore sarà il tempo di posa e migliore sarà la crescita dell'impasto e la sua fragranza in cottura.

Come conservare e riutilizzare l’impasto pizza

Quando avanza dell’impasto per la pizza è possibile conservarlo così da riutilizzarlo in un secondo momento. L’ideale è sistemarlo nel congelatore, avendo cura di riporlo in un contenitore ermetico oppure in un vasetto coperto con pellicola trasparente. In questo modo l’impasto non diventerà secco e duro. Per aiutarlo a rimanere soffice è anche possibile oliarlo con un filino di extravergine d’oliva che manterrà intatte le sue proprietà. L’impasto tende infatti per sua natura a seccare, soprattutto se posto a diretto contatto con l’aria.Se non si è certi di impiegare tutto l’impasto, una volta preparato, è bene dividerlo in vari tocchetti. In questo modo sarà possibile utilizzare le quantità giuste senza sprecarne e senza intaccarlo con altri ingredienti, così da garantire la corretta conservazione.

L’impasto per pizza può anche essere conservato in frigorifero, basta metterlo in un contenitore con coperchio e lasciarlo al fresco. L’impasto può essere tenuto in frigo fino a due settimane, avendo cura di coprirlo correttamente. Prima dell’utilizzo toglierlo in anticipo dal frigo e stenderlo su un ripiano ben infarinato.

Consigli utili in cucina

Per conservare l’impasto è importante avere dei piccoli accorgimenti come l’utilizzo della pellicola trasparente, mettere un pochino d’olio e avere il giusto contenitore. Anzi, con una dotazione adeguata può anche essere più semplice: è possibile preparare più impasto e dividerlo in varie pagnotte da congelare almeno per un mese. In questo modo, se si ha l’abitudine di preparare una volta a settimana la pizza, si ha sempre l’impasto pronto o, in alternativa, se capita una serata con gli amici improvvisata sarà sicuramente molto utile avere dell’impasto per la pizza nel frigo pronto all’uso. Tutti questi accorgimenti sono utili anche a limitare gli sprechi, sfruttando al meglio gli avanzi che andrebbero invece gettati e permettono di cucinare solo il necessario che sarà poi realmente gustato dagli ospiti.

martedì 14 settembre 2021 10:20:10 Europe/Rome Da Sottosconto impasto, pizza, forno, riutilizzo, Consigli in cucina
La pietra refrattaria in cucina

Che cos'è la pietra refrattaria e a cosa serve

La pietra refrattaria è un oggetto molto utilizzato oggi in cucina, una lastra costituta di materiali chiamati refrattari come l’argilla, la roccia, la terracotta in grado di mantenere in modo particolare la temperatura. Questa viene impiegata per la cottura di tutti quegli alimenti che hanno bisogno di una temperatura molto elevata fino a 400 gradi come gli impasti per la pizza. La pietra, sia in cordierite o in argilla, è in grado di diffondere il calore in modo uniforme e quindi di determinare un risultato finale omogeneo che il forno semplice non riesce a regalare.

Questa pietra viene sempre realizzata con materiali naturali e quindi è perfetta per il contatto con gli alimenti. Alcuni come la cordierite richiedono un tempo maggiore di riscaldamento ma mantengono più a lungo mentre altri come l’argilla si riscaldano subito ma altrettanto facilmente si raffreddano. La pietra può essere utilizzata in qualunque tipo di forno, basta semplicemente inserirla all’interno e questa da sola assorbirà il calore massimizzando la resa finale. Le grandezze sono variabili e questo permette di impiegarle ovunque, in media una pietra refrattaria basic entra in qualunque tipo di forno standard ma ci sono anche forme molto piccole o molto grandi.

Impieghi in cucina della pietra refrattaria

La pietra refrattaria è molto facile da utilizzare, basta semplicemente inserirla nel forno, sia elettrico che a gas, accenderlo e farla riscaldare. Si può anche impiegare in un camino, sul barbecue e sui fornelli. È estremamente versatile poiché il suo compito è massimizzare la diffusione del calore. Questo vuol dire che può essere posta su qualunque tipo di superficie che emani calore.

È ideale per cuocere la pizza, ampiamente utilizzata per arrivare a quelle temperature ottimali per la cottura degli impasti che nessun forno, tranne quello professionale, è in grado di proporre. La pietra deve essere posta in una posizione intermedia oppure alta, non verso il basso. Perché in questo modo la pietra si riscalda nel modo adeguato e soprattutto permette la diffusione idonea del calore. Pur essendo famosa per la pizza in realtà può essere impiegata per ogni tipo di alimento come impasti di pane, cornetti, pizze ripiene, torte. Tutto ciò che ha bisogno di un calore ben diffuso può essere posizionato al di sopra della lastra.

La pizza cuoce in pochissimi minuti e questo è fondamentale perché la rende croccante e buona al tempo stesso. Per gli altri alimenti un calore di questo tipo, diffuso in questo modo, garantisce uniformità nella cottura, fragranza e adeguata lievitazione. La pietra quindi può essere impiegata per ogni tipo di alimento senza problemi. Oltre alle pietre standard vi sono quelle con apposite incalanature che servono a far defluire meglio i liquidi e a far disperdere bene il calore. Queste possono essere utilizzate per cotture specifiche.

La pietra refrattaria può arrivare a duecento, trecento e quattrocento gradi praticamente quando è in grado di garantire un forno professionale di alto livello. Il biscotto di argilla è un impasto particolare per la pietra refrattaria che è lavorato insieme alla sabbia vulcanica. Molto famoso è il biscotto di Casapulla che si può usare anche nel forno elettrico e garantisce la cottura in pochi minuti.

Vantaggi derivanti dall'utilizzo della pietra refrattaria

La pietra refrattaria è ideale per la cucina anche in casa perché permette di ottenere una cottura altrimenti inarrivabile a livello domestico. È perfetta per avere una pizza croccante ma anche per cucinare pietanze complesse che altrimenti non si potrebbe preparare a casa. È facile da maneggiare, quindi ideale anche per chi non ha molta esperienza, si pulisce facilmente e non attacca i cibi nonostante le temperature elevate. Inoltre, essendo realizzata con materiali totalmente naturali, non è dannosa né per l’ambiente né per le pietanze.

venerdì 27 agosto 2021 15:39:26 Europe/Rome Da Sottosconto cucina, forni, pietra, pizza, , Consigli in cucina
Ricette cous cous per la spiaggia
Durante le vacanze o le gite in spiaggia è importante pensare bene al pranzo. Mangiare sotto l’ombrellone qualcosa di pronto, acquistato direttamente al bar o al ristorante il pasto, può essere un’idea simpatica una volta ogni tanto ma se avviene tutti i giorni potrebbe essere molto dispendioso dal punto di vista economico e anche troppo calorico e controproducente sotto il caldo sole estivo.Read More
venerdì 9 luglio 2021 11:38:00 Europe/Rome Da Sottosconto Consigli in cucina
Bevande detox da bere sotto l'ombrellone
Con le temperature calde diventa ancora più importante idratare correttamente il corpo. Sotto l'ombrellone può essere gradevole sorseggiare qualcosa di fresco che non sia proprio acqua, tuttavia i prodotti troppo zuccherini e peggio ancora gli alcolici non sono assolutamente ottimali. Peggiorano la sensazione di calore, aumentano la sete e non aiutano il corpo a reidratarsi.Read More
venerdì 2 luglio 2021 11:28:12 Europe/Rome Da Sottosconto Consigli in cucina
Ricette a base di cereali per la spiaggia
Il pasto in spiaggia è uno dei dilemmi tipici delle vacanze estive. Oltre alle possibilità offerte dal tipico panino, è doveroso pensare a idee alternative soprattutto quando le vacanze sono lunghe....Read More
venerdì 2 luglio 2021 11:02:45 Europe/Rome Da Sottosconto Consigli in cucina
Imposta ordine ascendente

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