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5 curiosità sulla cucina francese

Non basta un intero libro per descrivere la complessità e la raffinatezza della cucina francese! Per gli appassionati cuochi provetti qui ci limitiamo soli a riportare 5 curiosità della sua lunga tradizione culinaria e a descrivere 5 utensili che si usano tuttora per cucinare francese.

5 curiosità sulla cucina francese

1. L'origine delle crepes

L'origine delle crepes, cibo popolare diffuso in numerose varianti, si perde nella notte dei tempi. Ogni regione ha la sua crepe speciale, dolce o salata, spessa o sottile, più raffinata se fatta con farina di grano o più rustica se di farro. Sembra però che la radice del suo nome sia di origine latina, da "crispa" o "crispata", ossia ondulata, facendo riferimento ai bordi più secchi e rialzati della crêpe. Ugualmente, le nostre crespelle somigliano alle cugine francesi non solo nel nome, ma anche nell'aspetto.

2. Un croissant da Vienna

Sfatiamo subito un mito: il croissant non è francese. La famosa ricetta del cornetto al burro, simbolo della colazione tradizionale ormai in tutto il mondo, in realtà è austriaca. Di Vienna a esser precisi. E fu portata da Maria Antonietta. Certo venne accolta in Francia così bene da assumerne a buon titolo la paternità.

3. Il sidro: la pozione dei Galli

È risaputo che il sidro debba le sue origine alla lavorazione delle mele in Normandia, tradizione che si tramanda dall'epoca medievale. Fu Giulio Cesare, dopo le campagne di Gallia, a portare questa bevanda alcolica in Italia, che venne accolto molto bene dalla nobiltà romana. In realtà l'archeologia oggi ci dice che in tempi remoti si beveva una bevanda tratta dalle mele fermentate anche nell'Antico Egitto e nella Grecia Classica.

4. Gli antichi romani mangiavano le escargot?

Si tratta dell'usanza dei francesi di mangiare le lumache. Sembra che anche gli antichi romani amassero cibarsi di lumache, quindi probabilmente, siccome la Francia era una provincia piuttosto vicina, quest'abitudine culinaria può essere stata diffusa dai romani e poi tramandata nei secoli fino a oggi.

5. Ratatouille, da ricetta povera al ristorante

Ricetta del popolo contadino per eccellenza, la ratatouille è composta di piccoli pezzi di verdure stufate, come pomodori, zucchine, peperoni, melanzane e cipolla, ed è originaria della Provenza. I piatti popolani hanno sempre un loro perché e quella della ratatouille era quella di mescolare e cuocere insieme a fine estate tutte le verdure di fine stagione, esaltandone il sapore attraverso una cottura lunga arricchita con erbette. Nel corso del Novecento la ricetta è stata ripresa da grandi chef che l'hanno portata nei ristoranti e nel 2007 pure dalla Pixar, che le ha dedicato un cartone animato.

5 utensili per cucinare francese

1. "Couteau" di tutti i tipi

nella cucina francese esistono centinaia di coltelli diversi, soprattutto coltelli da formaggio, calibrati a seconda della morbidezza di ciò che devono tagliare. Un coltello da formaggio particolare dispone di una lama a due punte per poter infilzare i pezzi di "fromage" appena tagliati e riporli sul piatto senza toccarli.

2. "Sac-a-poche"

celebre dosatore a sacchettino che viene riempito con le creme, utilissimo per guarnire dolci e torte.

3. "Pince a escargots"

a proposito di lumache, i francesi hanno pure una forchetta particolare che si usa che mangiare questo piatto ritenuto prelibato, anche se a certe persone fa storcere il naso. È una piccola forca a due rebbi che si infila facilmente all'interno del guscio delle chiocciole.

4. "Chinois"

è il colino a forma di cono per filtrare le "soupe", ossia le minestre e le zuppe.

5. "Cuillere parisienne"

siccome c'è una posata particolare per ogni sorta di cibo, anche la frutta ha il suo! Si tratta di un cucchiaio speciale fatto apposta per scavare all'interno della polpa a cavare palline di frutta, utili da usare in pasticceria.

Per cucinare francese in modo tradizionale, può essere utile sì disporre di qualche utensile particolare, ma l'ingrediente fondamentale sono le materie prime, ad esempio burro d'alta qualità, formaggio proveniente dalla Francia e ortaggi freschi. E poi sarà il cuoco a misurarsi con le abilità richieste dalla tradizione francese!

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venerdì 29 ottobre 2021 08:00:00 Europe/Rome Da Sottosconto cucina, creatività, tradizione, Curiosita',
10 curiosità e falsi miti della cucina italiana

La cucina italiana è famosa in tutto il mondo, tanto che la sua diffusione su vasta scala ha dato vita a stravaganti reinterpretazioni delle sue ricette più tipiche e ha alimento la proliferazione di miti e curiosità. Vediamone alcuni!

5 curiosità sulla cucina italiana che si sottovalutano

1. Quando salare l'acqua della pasta

L'eterno dilemma: prima o dopo che l'acqua arrivi all'ebollizione? In teoria si sala l'acqua solo dopo perché il contenuto di sale andrebbe a rallentarne il processo. Molti, però, salano appena mettono la pentola sul fuoco per evitare di dimenticarsene! Minuto più, minuto meno non cambia molto. Da evitare, invece, lo sbaglio di dare anche solo un minuto in più alla pasta in pentola!

2. Bere l'acqua prima del caffè

Il caffè al mattino è una tradizione italiana irrinunciabile, ma non tutti sanno che è più sano bere un bicchiere d'acqua prima del caffè. Questo perché quando ci svegliamo siamo disidratati ed il caffè è un diuretico. Un bicchiere di acqua invece rappresenta un'abitudine salutare perché va a equilibrare i livelli di idratazione prima di assumere il rituale caffè.

3. I primi spaghetti nella letteratura

La prima menzione scritta degli spaghetti in letteratura, più precisamente nelle cronache di viaggio, risale al 1154, quando il geografo arabo Al-Idrin giunse a Palermo e descrisse un piatto tipico che qui si consumava: il tryha, un cibo costituito da fili fatti con farina di grano, gli antenati dei nostri spaghetti!

4. Il nome della mozzarella

Nel dialetto napoletano il termine "mozzare" significa tagliare, che nella lavorazione della mozzarella indica una precisa fase della sua preparazione. La prima registrazione di questa parola risale al 1570, quando lo scrittore Bartolomeo Scappi cita in un libro dedicato alla cucina regionale un formaggio locale, la mozzarella, destinato a diventare celebre in tutto il mondo.

5. Storia e cucina

Quando ci riferiamo alla cucina italiana pensiamo a una tradizione con profonde radici storiche. Ma a volte dimentichiamo che negli ultimi secoli la varietà degli ortaggi è stata incredibilmente arricchita da un fatto che ha sconvolto non solo la storia ma anche la gastronomia d'Europa: la scoperta dell'America. Peperoni, patate, pomodori, mais e zucca sono entrate nella nostra dieta gradualmente solo dal XVI secolo in poi. Fa riflettere, no?

5 falsi miti sulla cucina italiana

1. Pepperoni pizza

Famosissima all'estero, la pizza con la salsiccia chiamata Pepperoni, nella penisola in realtà non esiste. Al massimo c'è la pizza con i peperoni, ma per avere la salsiccia da noi bisogna chiederla in aggiunta!

2. Fettuccine Alfredo

Ecco un altro piatto celebre all'estero, ma quasi sconosciuto qui in patria: le fettuccine Alfredo. Condite con burro e parmigiano, fuori dall'Italia passano per un primo piatto tipico.

3. Il ketchup sulla pasta

Ok, è sempre una salsa di colore rosso, ma il ketchup non ha nulla a che vedere con la salsa di pomodoro. Non c'è nemmeno bisogno di spendere altre parole, i veri amanti della passata capiranno.

4. Il riso o la pasta come contorno

Quando si è in viaggio fuori dal Bel Paese a volte capita di trovare un piatto con vari ingredienti accompagnati da una porzione di pasta o di riso come contorno. In Italia la pasta e il riso non sono mai un contorno, ma sono sempre serviti come primo piatto. Qualsiasi altra fantasiosa commistione non fa parte della nostra gastronomia tradizionale!

5. La pasta con il pollo

Sui bizzarri condimenti della pasta all'estero si potrebbe scrivere un libro. Tra questi c'è il pollo. Nelle nostre ricette non si è mai vista la pasta condita con pollo e piselli come se fosse un'insalata, eppure fuori dai nostri confini se ne vedono di tutti i colori!

Un'ultima curiosità sulla moka

Vi sarà magari capitato che qualche amico dopo un pranzo insieme si proponga di lavare i piatti e si accinga ad aprire e insaponare la moka appena usata. Ma è risaputo che la caffettiera non si lava! Per preservare il più possibile il gusto del caffè è bene sciacquare tutti i componenti della moka solo ed esclusivamente con l'acqua.

sabato 16 ottobre 2021 08:32:47 Europe/Rome Da Sottosconto cucina, forni, pietra, pizza, , Curiosita',
La pietra refrattaria in cucina

Che cos'è la pietra refrattaria e a cosa serve

La pietra refrattaria è un oggetto molto utilizzato oggi in cucina, una lastra costituta di materiali chiamati refrattari come l’argilla, la roccia, la terracotta in grado di mantenere in modo particolare la temperatura. Questa viene impiegata per la cottura di tutti quegli alimenti che hanno bisogno di una temperatura molto elevata fino a 400 gradi come gli impasti per la pizza. La pietra, sia in cordierite o in argilla, è in grado di diffondere il calore in modo uniforme e quindi di determinare un risultato finale omogeneo che il forno semplice non riesce a regalare.

Questa pietra viene sempre realizzata con materiali naturali e quindi è perfetta per il contatto con gli alimenti. Alcuni come la cordierite richiedono un tempo maggiore di riscaldamento ma mantengono più a lungo mentre altri come l’argilla si riscaldano subito ma altrettanto facilmente si raffreddano. La pietra può essere utilizzata in qualunque tipo di forno, basta semplicemente inserirla all’interno e questa da sola assorbirà il calore massimizzando la resa finale. Le grandezze sono variabili e questo permette di impiegarle ovunque, in media una pietra refrattaria basic entra in qualunque tipo di forno standard ma ci sono anche forme molto piccole o molto grandi.

Impieghi in cucina della pietra refrattaria

La pietra refrattaria è molto facile da utilizzare, basta semplicemente inserirla nel forno, sia elettrico che a gas, accenderlo e farla riscaldare. Si può anche impiegare in un camino, sul barbecue e sui fornelli. È estremamente versatile poiché il suo compito è massimizzare la diffusione del calore. Questo vuol dire che può essere posta su qualunque tipo di superficie che emani calore.

È ideale per cuocere la pizza, ampiamente utilizzata per arrivare a quelle temperature ottimali per la cottura degli impasti che nessun forno, tranne quello professionale, è in grado di proporre. La pietra deve essere posta in una posizione intermedia oppure alta, non verso il basso. Perché in questo modo la pietra si riscalda nel modo adeguato e soprattutto permette la diffusione idonea del calore. Pur essendo famosa per la pizza in realtà può essere impiegata per ogni tipo di alimento come impasti di pane, cornetti, pizze ripiene, torte. Tutto ciò che ha bisogno di un calore ben diffuso può essere posizionato al di sopra della lastra.

La pizza cuoce in pochissimi minuti e questo è fondamentale perché la rende croccante e buona al tempo stesso. Per gli altri alimenti un calore di questo tipo, diffuso in questo modo, garantisce uniformità nella cottura, fragranza e adeguata lievitazione. La pietra quindi può essere impiegata per ogni tipo di alimento senza problemi. Oltre alle pietre standard vi sono quelle con apposite incalanature che servono a far defluire meglio i liquidi e a far disperdere bene il calore. Queste possono essere utilizzate per cotture specifiche.

La pietra refrattaria può arrivare a duecento, trecento e quattrocento gradi praticamente quando è in grado di garantire un forno professionale di alto livello. Il biscotto di argilla è un impasto particolare per la pietra refrattaria che è lavorato insieme alla sabbia vulcanica. Molto famoso è il biscotto di Casapulla che si può usare anche nel forno elettrico e garantisce la cottura in pochi minuti.

Vantaggi derivanti dall'utilizzo della pietra refrattaria

La pietra refrattaria è ideale per la cucina anche in casa perché permette di ottenere una cottura altrimenti inarrivabile a livello domestico. È perfetta per avere una pizza croccante ma anche per cucinare pietanze complesse che altrimenti non si potrebbe preparare a casa. È facile da maneggiare, quindi ideale anche per chi non ha molta esperienza, si pulisce facilmente e non attacca i cibi nonostante le temperature elevate. Inoltre, essendo realizzata con materiali totalmente naturali, non è dannosa né per l’ambiente né per le pietanze.

venerdì 27 agosto 2021 15:39:26 Europe/Rome Da Sottosconto cucina, forni, pietra, pizza, , Consigli in cucina,
Ricette a base di carne da gustare in ufficio

L'importanza di un’alimentazione equilibrata anche fuori casa

Seguire un corretto regime alimentare anche durante la pausa pranzo al lavoro è ormai un must della moderna terapia dietetica, che impone di consumare cibi leggeri e salutari, ma anche capaci di conciliare le esigenze legate all’attività con il gusto di mangiare bene.

Per questo, anche al lavoro, è essenziale l’assunzione di proteine, veri e propri macronutrienti con un ruolo fondamentale nella costruzione della struttura corporea e nel mantenimento delle condizioni di forza e vitalità.

Tra le diverse categorie di proteine, quelle della carne (spesso demonizzate), sono capaci di apportare molteplici benefici all’organismo, ovviamente quando vengono consumate in maniera bilanciata.

Certo è che conciliare le esigenze di un pasto salutare con i pranzi fuori casa, può essere un’impresa tanto ardua quanto necessaria: per rendere compatibili tutte le condizioni di un pranzo equilibrato, pratico e saporito, la soluzione più idonea e funzionale è quella di portare con sé al lavoro piatti preparati personalmente.

Tre ricette a base di carne, ideali da gustare anche al lavoro

Ti servono idee per un pranzo ricco di proteine, ma leggero e pratico, da consumare al lavoro? Eccole di seguito: tre suggerimenti per realizzare velocemente piatti a base di carne, così semplici e veloci da costituire un passepartout in grado di risolvere sempre il problema della pausa pranzo.

Scaloppine di pollo ai funghi

Un classico dal profumo invitante e dal sapore delicato, declinabile in mille modi a seconda del gusto e delle stagioni: parti dall’infarinare le fettine di petto di pollo per poi passarle in padella e farle rosolare in olio di semi o burro vegetale. Una volta cotte (basteranno 10/15 minuti a fuoco medio), aggiungi il sale e mettile da parte.

Cuoci i funghi tagliati a fettine nel fondo di cottura delle scaloppine, unendo uno spicchio d’aglio in camicia per aromatizzare. Ultimata la cottura dei funghi, riporta le scaloppine in padella, fai sfumare con vino bianco, regola di sale e pepe e cospargi il tutto con una bella manciata di prezzemolo fresco tritato.

Una variante ultra-light? Elimina i funghi, sfuma le scaloppine in purezza con succo di limone e accompagnale con patate lesse aromatizzate con timo e olio EVO all’aglio.

Straccetti di vitello alla mediterranea

Inizia infarinando gli straccetti e passandoli in padella con olio EVO e uno spicchio d’aglio; lascia insaporire velocemente, quindi unisci qualche pomodorino tagliato a metà e fai cuocere per qualche minuto. Appena inizierà a formarsi il sughetto di pomodoro, sfuma con vino bianco e aggiungi pinoli, capperi ben dissalati e olive verdi o nere, a piacere, quindi regola di sale e pepe e spegni il fuoco. Se sei un amante della "scarpetta", sostituisci i pomodorini con la passata di pomodoro.

Fettine di lonza di maiale ai peperoni

Metti le fettine di lonza, leggermente unte con olio EVO, in una ciotola e passale leggermente da entrambi i lati nel pangrattato. Taglia a metà i peperoni, elimina la parte bianca interna e i semi, tagliali a pezzetti e falli appassire in padella con qualche fettina sottile di cipolla e un cucchiaio di olio EVO. Unisci, quindi, le fettine di lonza panate e lasciale cuocere 10/15 minuti a fuoco medio, badando che la cottura della carne sia completa e uniforme; infine, regola di sale e pepe. Se sono di stagione, preferisci i peperoni freschi, in caso contrario, per questa ricetta puoi anche utilizzare quelli a falde, sott’olio in barattolo, dimezzando il tempo di cottura.

I kit portapranzo: la soluzione intelligente per i tuoi pasti fuori casa

Una pietanza a base di carne preparata la sera prima (anche avanzata dal pranzo o dalla cena), andrà benissimo: basterà riporla all’interno di un comodo porta-pranzo e, poco prima di consumarla, passarla per pochi minuti nello scaldavivande elettrico, per gustare in tutta sicurezza e comodità un piatto pronto, alla temperatura ideale.

I kit porta pranzo sono speciali e versatili contenitori a tenuta ermetica, completi di tutto ciò che serve per pranzare fuori casa, posate comprese; sono dotati di numerosi scomparti, tra cui uno dedicato alla borraccia termica, nella quale potrai portare con te la tua bevanda preferita, calda o fredda. I diversi modelli sono disponibili con vaschetta interna unica o a scomparti separati per trasportare più pietanze diverse. Facilmente rimovibili, le vaschette sono lavabili e possono essere subito rimesse in ordine nei loro alloggiamenti, pronte per un nuovo utilizzo.

martedì 13 aprile 2021 17:51:58 Europe/Rome Da Sottosconto ricette, cucina, accessori cucina, Consigli in cucina,
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