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Panettone o pandoro?

Natale: un momento di gioia e dolci tradizioni in cucina

I dolci natalizi sono tantissimi e tutti squisiti, ogni Paese del mondo e ogni regione d’Italia ha i suoi prodotti tipici, ma chi non conosce il panettone e il pandoro?

Stabilire quale dei due famosissimi dolci natalizi sia il preferito, è impossibile: deliziosi entrambi, incontrano i gusti più diversi e, nelle loro versioni più semplici, si prestano a essere utilizzati come soffice base per vere e proprie torte natalizie, riccamente decorate e farcite.

Pandoro o panettone? Una scelta difficile...

Il panettone e il pandoro vengono ormai declinati in moltissime varianti: oltre al panettone classico con canditi e uva passa, esistono versioni farcite con ogni genere di crema, glassate e ricoperte di frutta secca. Anche il pandoro conosce numerose variazioni sul tema, soprattutto quelle che prevedono al suo interno un ripieno di crema, dal classico cioccolato, alla crema di latte, al pistacchio, al limone...

Prepararli in casa non è un’impresa semplice: il pandoro, per esempio, ha una lavorazione che si snoda in ben tre giorni, quindi richiede un lavoro che va programmato in tempo: ma il risultato, specie se l’impasto viene eseguito con l’utilizzo di una impastatrice planetaria, ripaga qualsiasi impegno e incontrerà il gradimento dei fortunati che potranno gustarlo.

Come preparare il pandoro fatto in casa con l'impastatrice planetaria

Leggendo le numerose ricette che lo riguardano, preparare un pandoro nella cucina di casa può sembrare un’impresa titanica...e, in effetti, lo è! Ci vuole tempo, attenzione e, magari, un po’ di esperienza, ma con l’aiuto degli strumenti giusti, il lavoro viene in parte agevolato: la planetaria, nella fattispecie, permette di realizzare i vari impasti in maniera impeccabile e senza la fatica di doverli realizzare a mano, aumentando le probabilità di ottenere un dolce con tutte le caratteristiche di sofficità e fragranza tipiche del pandoro.

Vediamo la ricetta del pandoro nei suoi tre step di lavorazione.

Fase 1: la "biga"

È il pre-impasto da preparare, a mano, la notte prima: in una ciotola, versate la farina manitoba (60 g), l’acqua (30 g) e il lievito di birra fresco (3 g).

Mescolate velocemente gli ingredienti con un cucchiaio, cercando di ottenere un composto granuloso, copritelo con pellicola alimentare e lasciatelo riposare a temperatura ambiente per tutta la notte.

Fase 2: primo impasto

Versate la "biga" nella ciotola della planetaria e fissate il gancio per impasti; aggiungete farina (150 g), zucchero (45 g), due uova medie (circa 110 g) e altro lievito di birra fresco (5 g). Mentre l’impastatrice amalgama i vari ingredienti (ci vorranno circa 10 minuti), occupatevi di preparare il miele aromatico da aggiungere all’impasto: versate il miele di acacia (30 g) in una ciotolina, unite la polpa di un baccello di vaniglia e, infine, la scorza grattugiata di un limone e di un’arancia. Mescolate bene il tutto e coprite con pellicola, lasciando questa preparazione a temperatura ambiente.

Trasferite l’impasto del pandoro dalla planetaria al piano di lavoro, realizzate un paio di pieghe "slap and fold"(sbattendolo più volte sul piano) per rinforzarlo e idratarlo, quindi dategli una forma sferica (tecnicamente "pirlatelo") e lasciatelo riposare all’interno di una ciotola coperta con pellicola fino al raddoppio del volume (ci vorranno circa 2 ore), dopo di che, trasferitelo in frigorifero dove rimarrà altre 14 ore.

Fase 3: secondo impasto

Prelevate l’impasto dal frigo e lasciatelo per circa 1 ora a temperatura ambiente; quindi, versatelo nella planetaria, insieme alla farina (230 g), allo zucchero (125 g) e all’acqua (50g).

Avviate l’impastatrice a velocità moderata, sbattete 2 uova intere e 2 tuorli e uniteli, poco alla volta, al composto. Aggiungete il sale (5 g) e il miele aromatico e, quando l’impasto si sarà "incordato" (ovvero sarà diventato elastico e si stacca dalle pareti della ciotola), aggiungete il burro ammorbidito (150 g).

Lasciate riposare il composto per circa 10 minuti coperto da un canovaccio e, nel frattempo, imburrate e infarinate uno stampo alto per pandoro, in alluminio leggero: prima di inserire l’impasto nello stampo, dategli altre due o tre pieghe di rinforzo, quindi lasciatelo lievitare a temperatura ambiente per 4-6 ore.

Fase 4: cottura

Prendete lo stampo con l’impasto lievitato e mettetelo in forno statico preriscaldato a 170 °C: cuocerà in circa 55-60 minuti e diventerà alto e dorato in superficie.

Una volta cotto, togliete il pandoro dal forno, lasciatelo raffreddare a temperatura ambiente, toglietelo dallo stampo e spolverizzatelo con zucchero a velo.

Utilizzare l'impastatrice per un risultato eccellente con il minimo sforzo

Se leggere la ricetta del pandoro vi ha fatto desistere dall’intenzione di preparalo in casa, pensate che, con l’aiuto dell’impastatrice planetaria, realizzare un dolce perfetto è meno difficile di quanto possa sembrare.

La planetaria, infatti, mescola tutti gli ingredienti al posto vostro e lo fa in maniera impeccabile: vi basterà organizzare la linea, programmare i tempi e affidarsi al lavoro dell’impastatrice per ottenere la massima resa con il minimo impegno.

Consigli per gli acquisti di Natale, ma anche tutto l'anno

Perfetta anche come regalo di Natale, da fare a chi ha la passione per la cucina ma anche a sé stessi, la planetaria è un elettrodomestico versatile che, in più, ha un utilizzo semplice e intuitivo.

I diversi ganci permettono di mescolare alla perfezione tutti i tipi di ingredienti e gli accessori aggiuntivi aumentano le sue funzionalità, fino a trasformarla in una vera risorsa per moltissime preparazioni.

sabato 18 dicembre 2021 09:42:06 Europe/Rome Da Sottosconto Consigli in cucina,
Calendario settimanale pranzo in ufficio

Cosa mangiare in ufficio?

Un problema comune a tutti coloro che lavorano fuori casa è cosa mangiare durante la pausa pranzo in ufficio. A meno che non vi sia la disponibilità di una sala mensa o di un’area ristoro interna dove gustare un piatto caldo o comunque un pasto completo, la tecnica più semplice è ripiegare su panini e pranzi a portar via.

Ovviamente la situazione diventa complessa, non solo da un punto di vista economico poiché cinque o sei pasti fuori casa alla settimana sono una voce di spesa importante nel budget mensile, sia perché diventa così impossibile avere un regime alimentare sano con il giusto apporto di tutti i nutrienti. Anche se l’istinto chiama verso la tavola di quartiere o il sushi consegnato direttamente alla scrivania, è certamente una scelta saggia prediligere un piatto di pasta o un secondo con contorno per dare al proprio corpo il giusto apporto proteico e calorico.

Come organizzare il menù settimanale

Per seguire un regime alimentare sano, quindi non per forza una dieta, è importante variare, mangiare ogni giorno prodotti sani e di stagione, cucinati in modo saporito. Avere uno schema permette di organizzare tutta la settimana, distribuendo l’apporto calorico e le proteine giorno per giorno. In questo modo è anche possibile organizzarsi in anticipo per la spesa. Bisogna considerare 5 pasti alla settimana, da lunedì al venerdì, con opzioni variabili che includano tutto. Per una dieta bilanciata è bene considerare un primo, secondo con contorno e frutta.

Per i primi è utile distribuirli in questo modo:

  • 3 volte a settimana legumi, da fare con pasta, riso, orzo, farro.
  • Per gli altri due giorni è possibile scegliere una pasta al sugo oppure una pasta con le verdure come cavolo, zucca.

Poi bisogna pensare ai contorni, quindi cinque varianti diverse: una volta sola la carne rossa, una volta le uova, una volta formaggi o latticini, una volta pollo e un’altra pesce (in considerazione poi di quelle che possono essere le cene a casa). Come verdure da accompagnare ci si può lasciar trasportare dalla fantasia, ovviamente tenendo conto della stagionalità dei prodotti.

Organizzare i pasti settimanali: quali strumenti utilizzare

Per non sbagliare, sia per acquistare tutti i prodotti necessari che per procedere alla preparazione del menù ogni giorno è possibile fare uno schema cartaceo. Si divide ogni giorno con pranzo e cena, questo aiuta anche ad alternare correttamente gli alimenti tra il pranzo in ufficio e i pasti a casa o fuori. Giusto per avere delle direttive.

In alternativa ci sono anche delle applicazioni utili per organizzare i pasti o semplicemente il blocco note del telefono.

  1. Piano Alimentare Settimanale. Questo pianificatore di pasti ti fa risparmiare tempo cucinando! È facile da usare: scegli un piano alimentare, vai a fare la spesa con una lista della spesa e cucina i tuoi pasti seguendo le indicazioni passo passo. Ti piaceranno i nostri cibi! Vuoi qualcosa di speciale per cena? Trova una ricetta migliore e aggiorna i pasti di oggi.
  2. Weekly Menu - integrato con Alexa. WeeklyMenu è una lavagna digitale dove potrai scrivere i pranzi e le cene in modo facile ed intuitivo.
  3. Easy Menu Planner. Easy Menu Planner rende facile pianificare cosa preparare per il pranzo per tutta la settimana.
  4. Plan Meals - MealPlanner. MealPlanner rende la pianificazione dei pasti facile e divertente. La pianificazione dei pasti dovrebbe essere semplice e veloce. I pasti vengono organizzati di settimana in settimana. Questa app ha tutto coperto.
  5. Recipe Calendar - Meal Planner. Questo pianificatore di pasti ti fa risparmiare tempo cucinando! È facile da usare: scegli un piano alimentare, vai a fare la spesa con una lista della spesa e cucina i tuoi pasti seguendo le indicazioni passo passo. Ti piaceranno i nostri cibi! Vuoi qualcosa di speciale per cena? Trova una ricetta migliore e aggiorna i pasti di oggi.

Consigli per gli acquisti: trasporto e consumo dei pasti fuori casa

L’organizzazione è la base per organizzare il calendario settimanale del menu, tuttavia occorre anche avere una serie di "oggetti" strategici per seguire una sana alimentazione in ufficio. Per organizzare il pranzo bisogna tener conto della presenza o meno del microonde nello spazio ristoro. In alternativa è possibile scegliere kit portapranzo che abbiano anche la possibilità di riscaldamento automatico, così da soddisfare ogni esigenza. Per chi è a dieta e vuole abbondare con frullati e passati di verdure è importante scegliere un contenitore perfettamente ermetico che non faccia trasbordare nulla. D’estate sono fondamentali le borse termiche che permettono di portare alimenti freschi senza che deperiscano per la temperatura rovente.

Il kit da acquistare deve essere quindi scelto in base alle proprie necessità, è bene sempre valutare più scomparti così da poter sistemare correttamente le varie pietanze. I set della Spice sono completi perché hanno in un solo kit lo scaldavivande, la bottiglia termica, le posate e la borsa per il trasporto. Sono disponibili anche quelli semplici senza funzione riscaldante, utili per chi ha già il microonde in ufficio o quelli termici da sfruttare soprattutto d'estate per le pietanze fredde.

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venerdì 10 dicembre 2021 10:58:13 Europe/Rome Da Sottosconto Consigli in cucina,
Regali di Natale per casa e cucina 2021

I regali di Natale: corsa agli acquisti e tendenze

Sono quanto di più libero si possa immaginare, i regali di Natale: nello sceglierli si pensa alle persone a cui sono destinati, con l’intento di incontrare i loro gusti. Eppure, anche per questo genere di dono esiste un trend, che cambia a seconda dei periodi storici e delle esigenze che -si presume- siano prevalenti.

Per il Natale 2021, le tendenze indicano regali "utili": niente di nuovo, quindi, ma quali sono quelli che possono definirsi davvero utili?

Sempre attuali i regali per la cura del corpo, l’abbigliamento e gli accessori; se conosciamo bene la persona a cui è destinato, molto bene anche un profumo o una linea di cosmetici. I prodotti per la casa restano, comunque, un evergreen: ciotole, vassoi, servizi da tè e caffè, centrotavola e piccoli elettrodomestici: soprattutto questi ultimi, funzionali per eccellenza, permettono di spaziare tra moltissime proposte, tutte sicuramente vincenti.

Shopping intelligente: meglio acquistare cose davvero utili e durevoli

Se c’è un momento in cui si rischia di farsi travolgere dallo shopping compulsivo, quello è proprio il mese che precede il Natale: tuttavia, anche in questo caso, è importante razionalizzare. Acquistare e donare oggetti per la cucina o per il pranzo fuori casa, è sicuramente un’idea vincente, perché non esiste chi non ne abbia bisogno.

I piccoli elettrodomestici da esporre in cucina, per esempio, sono l’ultima tendenza del mercato già da qualche anno a questa parte e si confermano, anche per il 2021, come soluzioni regalo perfette. Ideali quelli compatti, dato che le dimensioni delle cucine moderne si sono ridotte: verranno sicuramente utilizzati e rimarranno nel tempo.

Vogliamo fare un regalo utile ma, allo stesso tempo, originale? Scegliamo un piccolo elettrodomestico meno comune, come un estrattore di succo, un essiccatore per alimenti, un monta-latte elettrico, un fabbricatore di ghiaccio. Restiamo sul classico, invece, con un pratico frullatore a immersione, un’affettatrice, un tostapane di ultima generazione, una bilancia elettronica da cucina o una pratica grattugia da tavola.

Tendenze del momento: i regali per la casa

Se non amiamo gli acquisti last minute, questo è il momento giusto per riflettere e scegliere ogni singolo regalo da mettere sotto l’Albero: ce ne sono di economici o più costosi, dipende dal budget che stabiliamo di impiegare.

In ogni caso, scegliendo di regalare uno dei tanti piccoli elettrodomestici offerti dal mercato, anche on line, non sbaglieremo. Non solo facilitano e velocizzano le preparazioni in cucina, ma i più moderni sono dotati di funzioni aumentate e si avvalgono di tecnologie di ultima generazione, quindi sono particolarmente efficienti e offrono prestazioni di alto livello.

Pratici e maneggevoli, se collocati in modo da essere sempre a disposizione sul piano di lavoro, fanno venire voglia di usarli!

Prima di procedere all’acquisto, diamo uno sguardo anche alle loro caratteristiche tecniche: l’efficienza energetica di un piccolo elettrodomestico è un importante valore aggiunto, perché consente un utilizzo senza sprechi, mentre la dotazione di accessori ne aumenta la versatilità.

Consigli per gli acquisti

Anziché farci trascinare dall’onda del regalo "trendy", prima di comprare un regalo per la casa o per la cucina, osserviamo le preferenze gastronomiche e le abitudini quotidiane dei nostri amici: in questo modo avremo la ragionevole certezza di regalare loro qualcosa che realmente useranno.

Per chi lavora fuori casa, sarà perfetto un kit porta pranzo con scaldavivande, completo di tutto, persino delle posate: ne esistono tantissime versioni, tutte perfette per adattarsi a qualsiasi esigenza e a qualunque occasione.

Naturalmente, non può mancare un regalo per i bambini, come una bella e colorata bottiglia termica, da portare a scuola o in gita: niente di più indovinato in un momento storico come quello che stiamo vivendo, nel quale soprattutto i più giovani si attivano per creare un mondo plastic free.

Acquistiamo piccoli elettrodomestici davvero utili, come un’impastatrice planetaria, che amalgama e miscela alla perfezione ogni tipo di composto, monta la panna e gli albumi senza fatica, consente di preparare pane e dolci in tempi ridotti. Oppure un fornetto elettrico ventilato con funzione girarrosto: piccolo, pratico e facile da usare, consente di preparare anche pietanze elaborate, grazie alla dotazione di un accessorio non sempre facile da trovare.

Se poi vogliamo davvero farci ricordare, dirigiamo la scelta verso un fornetto per pizza, completo di palette per sfornare delizie da gustare in compagnia.

venerdì 3 dicembre 2021 17:10:34 Europe/Rome Da Sottosconto News,
Pranzo in Ufficio con la Zucca

Mangiare bene tutto l'anno a casa come in ufficio

Una dieta sana e bilanciata è essenziale durante tutto l’anno, non solo per mantenersi in forma ma soprattutto per nutrire il corpo in modo adeguato. Spesso nella vita frenetica di tutti i giorni si tendono a privilegiare alimenti di facile consumo, insaccati, panini, ecc tuttavia andrebbe strutturato sempre un menu che tenga conto dei bisogni alimentari, seguito anche quando si va a lavoro, quando si hanno impegni e non si ha tempo. Ritagliarsi un momento per gustare il pranzo è fondamentale. Per mangiare bene tutto l’anno è utile anche variare i pasti in base alla stagionalità degli alimenti, in questo modo si consumano sempre prodotti freschi ricchi di vitamine e quindi ideali per la propria salute.

Con gli alimenti di stagione non solo si varia sempre ma si ha la possibilità di acquistare anche a costi inferiori i prodotti. Nel periodo autunnale, fino alla fine di novembre, a farla da padrone è la zucca, un prodotto perfetto perché si può usare in tantissimi modi diversi. Ne esistono oltre 500 varietà differenti, e addirittura si possono mangiare anche i semi. La zucca è ricca di calcio, sodio, potassio, zinco e vitamine ed è un vero toccasana.

Cosa mangiare in ufficio: menù stagionali

Quando si pensa al pranzo in ufficio l’idea è preparare qualcosa che sia facile, magari comodo da trasportare e quindi spesso si finisce per ripiegare su un tramezzino o un sushi oppure direttamente qualcosa dal bancone del negozio o del ristorante. Questo però non aiuta a mangiare bene e soprattutto è molto dispendioso. È possibile anche mangiare bene in ufficio senza per questo attingere sempre a prodotti pronti o grassi. Basta organizzare un menu semplice, con frutta e verdura di stagione.

Per una corretta alimentazione bisognerebbe consumare ogni giorno almeno cinque porzioni di frutta e verdura, bere almeno 2 litri d'acqua ed evitare di consumare abitualmente carne rossa, insaccati e alimenti grassi o precotti. Per seguire quindi questo regime alimentare che non è da intendersi come una dieta ma un accorgimento per la propria salute, è opportuno lavorare su ciò che occorre per avere ogni giorno un piatto caldo.

Consigli/ricette per il pranzo in Ufficio a base di Zucca

Tra le ricette più simpatiche a base di zucca per l’ufficio è possibile fare un primo come una pasta e zucca alla napoletana con un po’ di piccante oppure un bel risotto con l’aggiunta di tanto formaggio. In alternativa con il giusto contenitore è possibile anche preparare delle vellutate che sono ideali per riscaldarsi nei giorni più freddi. Con una bella torta ripiena di zucca e speck si prepara una solo pasto per tutta la famiglia. La zucca però è molto versatile, si può arrostire al forno come contorno, si può usare per fare della pasta imbottita o come condimento, si può gustare passata o a fette.

Consigli per trasportare il pranzo in modo comodo e sicuro

Riuscire a portare a lavoro tutti i giorni un pasto adeguato e completo richiede non solo un po’ di impegno in cucina ma anche un contenitore idoneo.

I kit lunchbox Spice venduti anche qui su Sottosconto.com permettono di avere in un solo contenitore tutti gli spazi necessari, sono anche dotati di sistemi di riscaldamento integrati e permettono a chiunque di riscaldare in ufficio, in negozio o altrove il proprio pasto senza problemi. Grazie alla chiusura ermetica si possono riporre in borsa e comunque trasportare senza versare nulla all’esterno, mantengono la fragranza e sono strutturati con scomparti per un pasto completo. I kit più completi sono dotati anche di posate e borraccia quindi con tutto ciò che occorre per mangiare in ufficio.

In questo modo è possibile preparare un primo con secondo e contorno e diversificare ogni giorno senza avere il problema del trasporto dei prodotti o di come organizzarsi. Gli strumenti adeguati aiutano ad avere una vita più semplice ma anche genuina.

lunedì 22 novembre 2021 12:18:13 Europe/Rome Da Sottosconto Consigli in cucina,
Black Friday

Alla fine di novembre, lo shopping (soprattutto online) è tutto incentrato sull'evento del Black Friday. La tua casella di posta è inondata dalle migliori offerte da non perdere ed è quasi impossibile resistere alla tentazione dello shopping impulsivo. Ti sembra Snervante? Forse no! Il Black Friday è il momento perfetto per fare i tuoi acquisti invernali o di fine anno... Ma cos'è il Black Friday? 

Cos'è il Black Friday?

Il Black Friday è l'evento di shopping famoso in tutto il mondo in cui puoi beneficiare di offerte spettacolari, a volte anche strambe e impensabili, sia per i negozi online quanto per quelli fisici. L'evento ha avuto origine negli Stati Uniti d'America ed è strettamente legato al thanksgiving day (si festeggia il venerdì successivo al Giorno del ringraziamento).

In America, dove è iniziata questa tradizione commerciale, gli sconti sono davveo impressionanti... capita spesso che i clienti attendino dalla notte precedente l'apertura delle porte per non farsi sfuggire l'occasione d'acquisto.

Anche il Regno Unito ha seguito questa tendenza anche se su calendario non si festeggia questo giorno. Nel 2009-2010, Amazon "ha portato" il Black Friday oltreoceano e da allora la giornata di shopping più affollata dell'anno ha preso un vero e proprio slancio tale che ora è un'evento irrinunciabile. In Europa, gli sconti non saranno alti come quelli in America, ma sono comunque molto apprezzati specie se applicati a prodotti a prezzo elevato.

Perché il Black Friday si chiama così' Quale è l'origine?

L'origine del nome Black Friday non è chiara. Ci sono diverse teorie che circolano su Internet...

La prima teoria ha a che fare con Macy's. Nel 1924, Macy's lanciò la sua famosa parata del Giorno del Ringraziamento a New York come un modo per celebrare il suo successo durante i ruggenti anni Venti. La sfilata ha stimolato lo shopping per il giorno successivo e i rivenditori hanno sviluppato un accordo tra gentiluomini per aspettare fino a quel momento prima di pubblicizzare le vendite delle vacanze... molti creoono che questo sia l'vento che ha dato inizio alla festività...

La seconda teoria risale agli anni '60. Il venerdì successivo al Ringraziamento, i termini "Black Friday" e "Black Saturday" sono stati usati dalla polizia di Filadelfia per descrivere la folla e il traffico. Molte, molte persone si sono recate al centro per approfittare di sconti scandalosi. Poiché così tante persone hanno colpito i negozi, hanno causato una grave congestione del traffico. La polizia ha avuto difficoltà a controllare il caos e ha chiamato il giorno dopo il Ringraziamento "Black Friday"... L'evento ha un vero riscontro storico, ma molte persone non attribuiscono a questo il nome dato alla festività.

La terza teoria risale al 1981 e ha a che fare con acquisti, inchiostro e contabilità. Con tutta l'attività di shopping che si svolge il venerdì dopo il Ringraziamento, questo giorno è diventato il giorno in cui i rivenditori avrebbero finalmente realizzato un profitto, un grande profitto. Ai tempi, i contabili usavano l'inchiostro nero per indicare i profitti quando venivano annotati nei registri finanziari. L'inchiostro rosso è stato utilizzato per mostrare gli importi negativi. Secondo questa teoria, il Black Friday è l'inizio del periodo in cui i rivenditori vedrebbero guadagni e profitti positivi "in the black"... Questa sembra la teoria più affidabile a dire della maggior parte delle persone.

Il nome Black Friday è il nome informale utilizzato dapprima negli Stati Uniti d'America per indicare il venerdì successivo al Giorno del ringraziamento (Thanksgiving Day) che si celebra il quarto giovedì di novembre per ricordare quando nella città di Plymouth ( Massachusetts), i padri pellegrini si riunirono per ringraziare il Signore del buon raccolto.

l Black Friday si festeggia sempre lo stesso giorno ogni anno?

No, non necesariamente. Poiché il giorno del Ringraziamento varia di anno in anno, il Venerdì nero (il giorno dopo il giovedì) cambia di conseguenza. Quando si festeggia il Giorno del Ringraziamento? In tutto il mondo, specie l'Occidente, si celebra la festa del Ringraziamento il quarto giovedì di Novembre. Nel 2016 il Black Friday è stato il 24 novembre Nel 2017 il 23 novembre Nel 2018 il 22 novembre La data è fissata al 4° giovedì del mese di novembre da quando il presidente Abraham Lincoln dichiarò questo giorno come festivo, nella sua famosa Proclamazione di Ringraziamento del 1863.

Come approfittare delle Offerte

Naviga in rete, iscrivitialle Newsletter e tieni d'occhio i tuoi prodotti preferiti. Informati accuratamente sulle Offerte disponibili e al momento giusto effettua il tuo acquisto... ricorda, il Black Friday ha delle date limitate.. è bene non perdere tempo per non rischiare che i tuoi prodotti desiderati finiscano prima del tempo. Buono shopping!

sabato 13 novembre 2021 17:07:00 Europe/Rome Da Sottosconto Curiosita',
5 curiosità sulla cucina francese

Non basta un intero libro per descrivere la complessità e la raffinatezza della cucina francese! Per gli appassionati cuochi provetti qui ci limitiamo soli a riportare 5 curiosità della sua lunga tradizione culinaria e a descrivere 5 utensili che si usano tuttora per cucinare francese.

5 curiosità sulla cucina francese

1. L'origine delle crepes

L'origine delle crepes, cibo popolare diffuso in numerose varianti, si perde nella notte dei tempi. Ogni regione ha la sua crepe speciale, dolce o salata, spessa o sottile, più raffinata se fatta con farina di grano o più rustica se di farro. Sembra però che la radice del suo nome sia di origine latina, da "crispa" o "crispata", ossia ondulata, facendo riferimento ai bordi più secchi e rialzati della crêpe. Ugualmente, le nostre crespelle somigliano alle cugine francesi non solo nel nome, ma anche nell'aspetto.

2. Un croissant da Vienna

Sfatiamo subito un mito: il croissant non è francese. La famosa ricetta del cornetto al burro, simbolo della colazione tradizionale ormai in tutto il mondo, in realtà è austriaca. Di Vienna a esser precisi. E fu portata da Maria Antonietta. Certo venne accolta in Francia così bene da assumerne a buon titolo la paternità.

3. Il sidro: la pozione dei Galli

È risaputo che il sidro debba le sue origine alla lavorazione delle mele in Normandia, tradizione che si tramanda dall'epoca medievale. Fu Giulio Cesare, dopo le campagne di Gallia, a portare questa bevanda alcolica in Italia, che venne accolto molto bene dalla nobiltà romana. In realtà l'archeologia oggi ci dice che in tempi remoti si beveva una bevanda tratta dalle mele fermentate anche nell'Antico Egitto e nella Grecia Classica.

4. Gli antichi romani mangiavano le escargot?

Si tratta dell'usanza dei francesi di mangiare le lumache. Sembra che anche gli antichi romani amassero cibarsi di lumache, quindi probabilmente, siccome la Francia era una provincia piuttosto vicina, quest'abitudine culinaria può essere stata diffusa dai romani e poi tramandata nei secoli fino a oggi.

5. Ratatouille, da ricetta povera al ristorante

Ricetta del popolo contadino per eccellenza, la ratatouille è composta di piccoli pezzi di verdure stufate, come pomodori, zucchine, peperoni, melanzane e cipolla, ed è originaria della Provenza. I piatti popolani hanno sempre un loro perché e quella della ratatouille era quella di mescolare e cuocere insieme a fine estate tutte le verdure di fine stagione, esaltandone il sapore attraverso una cottura lunga arricchita con erbette. Nel corso del Novecento la ricetta è stata ripresa da grandi chef che l'hanno portata nei ristoranti e nel 2007 pure dalla Pixar, che le ha dedicato un cartone animato.

5 utensili per cucinare francese

1. "Couteau" di tutti i tipi

nella cucina francese esistono centinaia di coltelli diversi, soprattutto coltelli da formaggio, calibrati a seconda della morbidezza di ciò che devono tagliare. Un coltello da formaggio particolare dispone di una lama a due punte per poter infilzare i pezzi di "fromage" appena tagliati e riporli sul piatto senza toccarli.

2. "Sac-a-poche"

celebre dosatore a sacchettino che viene riempito con le creme, utilissimo per guarnire dolci e torte.

3. "Pince a escargots"

a proposito di lumache, i francesi hanno pure una forchetta particolare che si usa che mangiare questo piatto ritenuto prelibato, anche se a certe persone fa storcere il naso. È una piccola forca a due rebbi che si infila facilmente all'interno del guscio delle chiocciole.

4. "Chinois"

è il colino a forma di cono per filtrare le "soupe", ossia le minestre e le zuppe.

5. "Cuillere parisienne"

siccome c'è una posata particolare per ogni sorta di cibo, anche la frutta ha il suo! Si tratta di un cucchiaio speciale fatto apposta per scavare all'interno della polpa a cavare palline di frutta, utili da usare in pasticceria.

Per cucinare francese in modo tradizionale, può essere utile sì disporre di qualche utensile particolare, ma l'ingrediente fondamentale sono le materie prime, ad esempio burro d'alta qualità, formaggio proveniente dalla Francia e ortaggi freschi. E poi sarà il cuoco a misurarsi con le abilità richieste dalla tradizione francese!

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venerdì 29 ottobre 2021 08:00:00 Europe/Rome Da Sottosconto cucina, creatività, tradizione, Curiosita',
Curiosità e utensili della cucina asiatica
Ecco alcune curiosità della diffusissima cucina asiatica. Scopri le tradizioni e gli utensili per preparazioni di ottimo livello!Read More
venerdì 22 ottobre 2021 17:27:49 Europe/Rome Da Sottosconto Curiosita',
10 curiosità e falsi miti della cucina italiana

La cucina italiana è famosa in tutto il mondo, tanto che la sua diffusione su vasta scala ha dato vita a stravaganti reinterpretazioni delle sue ricette più tipiche e ha alimento la proliferazione di miti e curiosità. Vediamone alcuni!

5 curiosità sulla cucina italiana che si sottovalutano

1. Quando salare l'acqua della pasta

L'eterno dilemma: prima o dopo che l'acqua arrivi all'ebollizione? In teoria si sala l'acqua solo dopo perché il contenuto di sale andrebbe a rallentarne il processo. Molti, però, salano appena mettono la pentola sul fuoco per evitare di dimenticarsene! Minuto più, minuto meno non cambia molto. Da evitare, invece, lo sbaglio di dare anche solo un minuto in più alla pasta in pentola!

2. Bere l'acqua prima del caffè

Il caffè al mattino è una tradizione italiana irrinunciabile, ma non tutti sanno che è più sano bere un bicchiere d'acqua prima del caffè. Questo perché quando ci svegliamo siamo disidratati ed il caffè è un diuretico. Un bicchiere di acqua invece rappresenta un'abitudine salutare perché va a equilibrare i livelli di idratazione prima di assumere il rituale caffè.

3. I primi spaghetti nella letteratura

La prima menzione scritta degli spaghetti in letteratura, più precisamente nelle cronache di viaggio, risale al 1154, quando il geografo arabo Al-Idrin giunse a Palermo e descrisse un piatto tipico che qui si consumava: il tryha, un cibo costituito da fili fatti con farina di grano, gli antenati dei nostri spaghetti!

4. Il nome della mozzarella

Nel dialetto napoletano il termine "mozzare" significa tagliare, che nella lavorazione della mozzarella indica una precisa fase della sua preparazione. La prima registrazione di questa parola risale al 1570, quando lo scrittore Bartolomeo Scappi cita in un libro dedicato alla cucina regionale un formaggio locale, la mozzarella, destinato a diventare celebre in tutto il mondo.

5. Storia e cucina

Quando ci riferiamo alla cucina italiana pensiamo a una tradizione con profonde radici storiche. Ma a volte dimentichiamo che negli ultimi secoli la varietà degli ortaggi è stata incredibilmente arricchita da un fatto che ha sconvolto non solo la storia ma anche la gastronomia d'Europa: la scoperta dell'America. Peperoni, patate, pomodori, mais e zucca sono entrate nella nostra dieta gradualmente solo dal XVI secolo in poi. Fa riflettere, no?

5 falsi miti sulla cucina italiana

1. Pepperoni pizza

Famosissima all'estero, la pizza con la salsiccia chiamata Pepperoni, nella penisola in realtà non esiste. Al massimo c'è la pizza con i peperoni, ma per avere la salsiccia da noi bisogna chiederla in aggiunta!

2. Fettuccine Alfredo

Ecco un altro piatto celebre all'estero, ma quasi sconosciuto qui in patria: le fettuccine Alfredo. Condite con burro e parmigiano, fuori dall'Italia passano per un primo piatto tipico.

3. Il ketchup sulla pasta

Ok, è sempre una salsa di colore rosso, ma il ketchup non ha nulla a che vedere con la salsa di pomodoro. Non c'è nemmeno bisogno di spendere altre parole, i veri amanti della passata capiranno.

4. Il riso o la pasta come contorno

Quando si è in viaggio fuori dal Bel Paese a volte capita di trovare un piatto con vari ingredienti accompagnati da una porzione di pasta o di riso come contorno. In Italia la pasta e il riso non sono mai un contorno, ma sono sempre serviti come primo piatto. Qualsiasi altra fantasiosa commistione non fa parte della nostra gastronomia tradizionale!

5. La pasta con il pollo

Sui bizzarri condimenti della pasta all'estero si potrebbe scrivere un libro. Tra questi c'è il pollo. Nelle nostre ricette non si è mai vista la pasta condita con pollo e piselli come se fosse un'insalata, eppure fuori dai nostri confini se ne vedono di tutti i colori!

Un'ultima curiosità sulla moka

Vi sarà magari capitato che qualche amico dopo un pranzo insieme si proponga di lavare i piatti e si accinga ad aprire e insaponare la moka appena usata. Ma è risaputo che la caffettiera non si lava! Per preservare il più possibile il gusto del caffè è bene sciacquare tutti i componenti della moka solo ed esclusivamente con l'acqua.

sabato 16 ottobre 2021 08:32:47 Europe/Rome Da Sottosconto cucina, forni, pietra, pizza, , Curiosita',
Disciplinare SGT: pizza verace napoletana

Pizza e le varietà di realizzazione

Focaccia pugliese, pinsa romana, pizza emiliana. Di pizze ce ne sono tante, nate tutte dalle tradizioni gastronomiche regionali, così diverse e dalle altrettanto differenti preparazioni. Infatti, anche se nella maggior parte delle case italiane vengono preparati con impasti più o meno simili, i veri pizzaioli si attengono a scrupolose regole affinché ogni tipologia di pizza mantenga caratteristiche ed aspetti ben precisi. Per questo motivo la pizza in teglia romana o la tipica pizza napoletana vengono realizzate prestando attenzione a determinati criteri, sia in merito alla preparazione dell'impasto, che alla cottura.

I disciplinari della pizza: quali, cosa sono e a cosa servono

Sono proprio questi criteri prima citati a determinare l'autentica ricetta e preparazione di ogni tipo di pizza ed è per questo che la tradizionale e garantita pizza napoletana, per essere definita tale, rispetta passo passo le regole redatte da pizzaioli professionisti, i quali hanno stabilito quali passi compiere per ottenere un prodotto autentico. Stiamo parlando del disciplinare di produzione della vera pizza napoletana e grazie ad esso chiunque può realizzare un prodotto tipico, capace di rispondere ai requisiti che questo tipo di pizza richiede.

Di disciplinari ne esistono diversi, ognuno di esso viene realizzato proprio allo scopo di non rendere ogni tipologia di pizza un prodotto "personalizzato", ma piuttosto si vuole creare uno standard e soprattutto indicare le procedure e i materiali da utilizzare proprio per non creare fraintendimenti di sorta. Addirittura, coloro che vogliono pregiarsi di una sorta di titolo che certifichi l'autenticità del proprio prodotto, possono richiedere l'assegnazione e l'autorizzazione del marchio "Verace Pizza Napoletana", naturalmente seguendo alla lettera le indicazioni del disciplanario e ovviamente dopo aver permesso all'associazione di eseguire tutte le verifiche e i controlli del caso.

Tratti salienti del disciplinare STG

Per realizzare in casa un'autentica pizza napoletana è consigliabile seguire le indicazioni del disciplinario, naturalmente nel limite del possibile e dei mezzi che si hanno nella propria abitazione. Secondo il disciplinare è opportuno innanzitutto individuare le caratteristiche principali del prodotto che possono essere riportate principalmente a due tipi di pizza ossia alla marinara e alla margherita.

La forma è tondeggiante, è presente il famoso cornicione alveolato, la base è morbida e fragrante e dovrà dare la possibilità di eseguire una piega a libretto. Attenzione poi alla ricetta, da seguire alla lettera. Per ogni litro di acqua vanno utilizzati circa 50 gr di sale, lievito di birra fresco, da 0.1 a 3 g e dai 1,600 ai 1,800 Kg di farina 00, (secondo il grado di assorbimento). Tra le regole fondamentali inerenti alla ricetta dell'impasto ci sono poi quelle che si riferiscono agli zuccheri e ai grassi che devono essere assolutamente assenti.

Per eseguire l'impasto occorre semplicemente unire gli ingredienti. Esso può essere lavorato nell'impastatrice a forcella e il risultato dovrà risultare non appiccicoso, morbido ed elastico. A questo punto si può iniziare a lavorare l'impasto creando dei panetti di circa 200 grammi ognuno che andranno riposti separatamente in contenitori appositi per poi lasciarli lievitare almeno 3-4 ore a temperature idonee.

Solo dopo questa fase si può prendere il panetto per formare il disco. Questa operazione va eseguita rigorosamente a mano, creando naturalmente il cornicione esterno dove si svilupperà l'alveolatura, a differenza della base che sarà più sottile e dallo spessore omogeneo.

A questo punto è possibile procedere al condimento che, come detto prima, può essere per tradizione o alla marinara o semplicemente con pomodoro, mozzarella, olio e basilico, come ogni pizza margherita verace napoletana.

Importante secondo il disciplinare è che gli ingredienti siano di prima qualità, come il pomodoro e la mozzarella, possibilmente certificati DOP

Una volta condita la pizza occorre trasportarla su una pala di legno o alluminio, aiutandosi con un pò di farina, per poi cuocerla esclusivamente nel forno a legna. La cottura, di circa 3 minuti, va controllata alzando i lembi laterali fino a che il bordo e la base risultino ben cotti e dorati.

Conclusione: consigli in cucina

Fare in casa la vera e autentica pizza napoletana verace è il sogno di molti. Se prima però non era semplice reperire prodotti di qualità DOP, farine specifiche e forni professionali di uso casalingo oggi fortunatamente si può e quindi chiunque può realizzare da sé una pizza di ottima qualità.

Oltre che seguire le indicazioni del disciplinare è saggio perciò acquistare prodotti e farine di alta qualità e naturalmente dotarsi di tutti gli strumenti indispensabili per la cottura come una pala per pizza e un forno professionale casalingo dotato di base in pietra refrattaria perché, per le pizze tipiche italiane è fondamentale garantire una cottura in grado di offrire un prodotto fragrante e senza ristagni di umidità che comprometterebbero la buona riuscita della pizza stessa.

venerdì 8 ottobre 2021 15:23:00 Europe/Rome Da Sottosconto Curiosita',
Cottura in forno come in Pizzeria

La "pietra refrattaria" per forni è sempre più utilizzata dagli appassionati della pizza tradizionale fatta in casa. L'obiettivo è quello di raggiungere una cottura perfetta per le pietanze preferite, specie se si parla di pizza, ma anche per altri prodotti da forno. Tant'è vero che questo accessorio viene sempre più utilizzato dagli amanti dell'arte bianca che oggi come non maisono sempre alla ricerca di strumenti professionali da utilizzare nella cucina domestica.

Il Biscotto di Casapulla, lastra in argilla lavorata a mano, si rivela il migliore alleato per ottenere una pizza tradizionale a regola d'arte, ma anche per la cottura di focacce, pane arabo, indiano e greco. Questo prezioso e duttile materiale naturale refrattario è ottenuto da un impasto di pietra vulcanica e argilla, che lo rende unico e speciale nel suo genere.

Per ottenere un perfetto prodotto da forno che preferisce l'aderenza su una pietra refrattaria è dunque consigliabile utilizzare una pietra realizzata con il Biscotto di Casapulla. Per la cottura eccellente dei prodotti citati del resto occorre un piano di cottura in grado di trattenere e stabilizzare la alte temperature, favorendo, senza bruciare, la base di pizze, focacce o panini.

Le pietre refrattarie realizzate in Biscotto di Casapulla sono disponibili svariate forme e caratteristiche strutturali. Ogni tipologia può essere vantaggiosa per la cottura di un prodotto da forno diverso come la classica pizza napoletana o la pinsa romana. Spessore della pietra, presenza o meno della foratura modificano la cottura e dunque anche il prodotto finale.

Una pietra refrattaria da forno compatta, come ad esempio il modello Fornace Sorbo quadrato, offre la possibilità di ottenere una cottura simile al forno a legna, immagazzinando l'alta temperatura, assorbendo gran parte dell'umidità degli impasti e mantenendo la temperatura costante. Un Biscotto di Casapulla forato invece permette di ottenere più rapidamente l'alta temperatura e allo stesso tempo favorisce, attraverso i canali, il movimento del calore all'interno della pietra. Infine i formati diversi, rotondi, quadrati o rettangolari, si prestano alle diverse tipologie di pizze e focacce come ad esempio il modello rotondo Pizza Caliente, ideale per gli amanti della tradizionale pizza napoletana.

Utilizzando una pietra refrattaria per forni realizzata con il Biscotto di Casapulla i risultati sono certamente sbalorditivi. La qualità ineguagliabile di una pizza o di una focaccia cotta con questo prezioso strumento da forno è assolutamente superiore a qualsiasi prodotto ottenuto con la cottura diretta su teglia. La pizza (scopri i fornetti elettrici e le pietre refrattarie), ad esempio, risulta meno umida e fragrante, ma, allo stesso tempo, il condimento mantiene il giusto grado di umidità, senza far seccare il pomodoro o imbrunire la mozzarella. Inoltre scegliendo un kit completo di paletta e ricettario, come il Biscotto di Casapulla da 40 centimetri, completo di pala e ricettario, i risultati sono eccellenti di certo già dal primo utilizzo.

Facile da pulire e utilizzabile a lungo, la spesa per l'acquisto di un Biscotto di Casapulla risulta certamente un ottimo investimento e di certo chi ha già provato una pizza cotta su questo specifico tipo di pietra sa bene che è impossibile tornare indietro!

martedì 5 ottobre 2021 18:09:00 Europe/Rome Da Sottosconto Consigli in cucina,
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